Vorremmo descrivere brevemente il modello sistemico relazionale applicato nel lavoro terapeutico con la famiglia. E’ un modello di lettura e operativo che trae le sue origini da Beteson (antropologo) che introdusse negli anni 20/30  l’idea che la personalità dell’uomo sia l’esito di processi interattivi e la soggettività quindi, viene costruita nell’interazione con l’ambiente e gli altri individui. Il Punto cardine dell’impianto sistemico, è nel ruolo della comunicazione nell’assioma individuato dalla Scuola di Palo Alto ovvero: “non si può non comunicare”. I sintomi stessi di una persona quindi, sono prima di tutto una MODALITA’ diversa di comunicare al proprio sistema e al proprio contesto IN UNA MODALITA’ UNICA, ma non facilitante per la persona stessa. E cosi che nasce la patologia, dall’impossibilità di creare e dare un senso e un significato alla sofferenza all’interno del proprio contesto. Andando a lavorare su questa “ricerca di senso e significato” è possibile far evolvere il sistema e integrare il significato del sintomo nel sistema stesso.